Nelle numerose definizioni di leadership che si trovano in letteratura, molto spesso vengono messi in evidenza aspetti tecnici relativi alla capacità di guidare un team, di indirizzare le persone verso un obiettivo, di avere e trasmettere una visione.
Sembra invece posto in secondo piano l’aspetto umano e interiore della leadership: la soggettività, gli aspetti psicologici, cognitivi, emotivi, spirituali e la capacità di essere sempre
presenti e connessi, innanzitutto con se stessi, consapevoli dei propri comportamenti e delle relazioni che si è in grado di instaurare con gli altri.
Esercitare una sana e costruttiva leadership non è il risultato della sommatoria delle hard skills, ma è la commistione equilibrata tra il cosa e il come si svolge una determinata azione. Detto così sembra banale, ma non lo è.
Lo sanno bene tutti coloro che si trovano a gestire le risorse umane e che sono chiamati a inserirsi tra le fitte reti di rapporti interpersonali e interprofessionali cercando di rimanere equilibrati, e al tempo stesso flessibili, ai bisogni e alle aspettative dell’azienda e quelli dei collaboratori.
E’ una vera e propria forza di equilibrio anzitutto personale. Riuscire a essere coinvolti nelle dinamiche relazionali e contemporaneamente non perdere di vista il focus è un’arte che si fortifica mano a mano sul campo, anche attraverso momenti di confronto e di crescita professionalizzanti.
Per andare in questa direzione è necessario fare il primo passo anzitutto verso una self-leadership ponendo al centro del processo prima di ogni cosa se stessi.
Solo dopo che si è raggiunto un dato livello di consapevolezza di sé e dicapacità di autogestirsi, si può essere veramente in grado di svolgere integralmente il proprio ruolo in equilibrio tra la sostenibilità economica e la capacità di guidare gli altri, così che ognuno possa concretamente dare il meglio di sé.
Investire sul management attraverso la formazione avendo come focus la self-leadership, significa decidere di voler costruire qualità all’interno dell’azienda agendo sulla potenzialità di sviluppo individuale, assicurandosi così di raggiungere importanti livelli di sviluppo aziendale
Questo investimento è a garanzia di una migliore capacità di contribuire in modo significativo alla trasformazione dell’organizzazionein un organismo dinamico e adatto alle continue sollecitazioni che interessano l’azienda in termini globali: gestione risorse umane, gestione capitale economico, gestione della produzione, mercato, project management.
Obiettivi:
- Attivare un percorso di consapevolezza sul proprio modo di agire il ruolo, comprendere i propri punti di forza e le principali aree di sviluppo, al fine di intraprendere un percorso di crescita manageriale
- Esprimere la leadership attivando comportamenti consapevoli finalizzati a instaurare un pensiero critico, predisposto al cambiamento in chiave di sviluppo
- Usare la fiducia e liberare il proprio potenziale: autostima, capacità e talenti
- Costruire relazioni di senso e aperte al confronto verso l’alterità
- Affinare la capacità di concentrazione e di presenza nell’azione
- Allenare alla gestione dei pensieri e delle abitudini sabotanti
- Gestire costruttivamente le emozioni: la funzione della paura
- Intercettare e gestire pensieri e azioni egoici
- Incrementare il senso di responsabilità e lo spirito d’iniziativa
- Ampliare i propri modelli di rappresentazione della realtà
- Allenare al pensiero positivo come ponte di concretizzazione al miglioramento continuo
- Allineare le aspettative proprie e del contesto: il mondo dell’essere e il mondo del fare
- Liberarsi da un’identità troppo rigida e sviluppare abilità intuitive e percettive
- Migliorare il clima aziendale
- Aumentare la capacità di trovare soluzioni creative
Contenuti:
- Riconoscimento e gestione delle emozioni
- Ascolto attivo
- Stili comunicativi e Sistemi rappresentazionali
- Percezione del Sè e del potere personale
- Convinzioni limitanti e comportamenti sabotanti
- Autodeterminazione e rispecchiamento
- Il pensiero divergente: cambiare paradigma
- Relazione tra mente, cuore, volontà
- L’intenzione: la sua forza propulsiva
- La delega e la fiducia
- Il mondo dell’essere e il mondo del fare: superarne la dicotomia
- La funzione dell’ego
Strumenti:
- Approccio rogersiano
- Tecniche di presenza mentale
- Tecniche di gestione delle emozioni
- Counseling aziendale
- Analisi narrativa
- Rappresentazione iconica
- Filosofia “Kaizen”
- Intelligenza emotiva
- Modelli rappresentazionali
- Leadership transazionale
- Modello della leadership situazionale
Risultati attesi:
- Esercitare il pensiero critico, predisposto al cambiamento in chiave di sviluppo
- Ampliare la propria visione personale e professionale attraverso l’assunzione di nuovi paradigmi di pensiero
- Desiderare di condividere le competenze acquisite con altri membri del team
- Promuovere e sostenere la costruzione di un’organizzazione aziendale fondata sul valore della responsabilità compartecipata
- Usare maggiormente l’autodeterminazione come espressione del potere personale coerente con il proprio ruolo e con la mission aziendale
- Prendere maggior consapevolezza delle proprie aree di miglioramento rispetto alle competenze di ruolo messe a fuoco durante il percorso formativo
- Definire un piano di sviluppo individuale legato a comportamenti specifici che il manager intende adottare e sviluppare
- Essere più presenti a se stessi e capaci di trovare soluzioni creative gestendo adeguatamente le emozioni
- Favorire la motivazione, la presa di responsabilità in ottica di una gestione efficace e sostenibile in termini qualitativi e quantitativi
- Essere in grado di esercitare la delega con fiducia, in maniera chiara e condivisa, aperta al dare e ricevere feedback
Metodo:
La formazione ha un carattere prevalentemente teorico-esperienziale che guida all’interazione e al confronto diretto.
Alternando l’esperienza e la pratica a momenti di riflessione strutturata, i partecipanti troveranno le migliori condizioni per aumentare la consapevolezza delle proprie capacità e trovare nuove strategie per esprimere pienamente il potenziale personale e professionale.
Esercitazioni
- Role playing: simulazioni one to one e di gruppo
- Si attiverà un processo di riflessione personalizzato finalizzato ad accelerare l’apprendimento unitamente al senso di autoefficacia